Un libro alla settimana

Il libro di oggi è L’uomo sentimentale di Javier Marías

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Nello scegliere i libri affidatevi al vostro istinto, potreste incappare in piacevoli sorprese.
È successo così: bighellonavo in libreria quando lo sguardo si è posato su un mucchietto di libri accanto la finestra. Ho visto un volumetto dalla copertina poco attraente, ma dal titolo perfetto “L’uomo sentimentale”. L’ho preso in mano, ho letto il nome dell’autore e ho fatto appello alle mie conoscenze, ma niente. Marías non mi diceva niente.
Nonostante eviti accuratamente di comprare libri di cui non so una cippalippa, quel libro aveva un titolo troppo affascinante per lasciarlo lì dov’era.
Questo lungo preambolo, per dirvi che quel giorno non ho solamente acquistato un libro straordinario, ma mi sono addirittura innamorata di questo libro, non solo dal punto di vista strettamente letterario.
Ho avuto un rapporto fisico con “L’uomo sentimentale”. Ho preferito le ore notturne per leggerlo (me lo sono portata a letto e l’ho volutamente posato sul cuscino appena prima di addormentami per averlo accanto), l’ho sottolineato, segnato, ho fatto la classica “orecchia” alla pagina e terminata la lettura sono stata colta da un profondo senso di prostrazione. Ditemi voi, se non è fisico questo…
Riassumere la trama è quasi riduttivo. È una storia d’amore fatta di un prima e di un dopo, di un’attesa e di un ricordo, di un presente non vissuto, ma di un futuro sospirato e di un passato accennato.
Il protagonista, un famoso tenore catalano, Natalia donna afflitta da dissoluzioni malinconiche e il signor Manur, dagli occhi color cognac marito di Natalia, sono gl’interpreti di un bizzarro triangolo amoroso.
Di solito evito le storie che parlano d’amore perché scivolano tutte nello scontato e nel banale, ma questa è diversa perché Marías non ci ammorba con inutili paginette di amplessi, baci, screzi e finti sentimenti, ma c’insegna che è l’immaginazione il combustibile dell’amore.

[…] si limitavano a giacere per otto ore cancellate dalla memoria diurna in uno stesso letto, senza guardarsi, senza toccarsi, senza neppure sfiorarsi nei sogni, due corpi vicini notte dopo notte e reciprocamente dimenticati da anni.
(L’uomo sentimentale, Javier Marías, Einaudi)

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2 commenti

  1. Axine

     /  22 febbraio 2008

    Bello. Mi hai incuriosito molto credo che lo comprerò. Io adoro le storie d’amore.

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  2. digitpurpurea

     /  23 febbraio 2008

    Non ho letto il post (la prima parte sì però) per non scoprire nulla.. Anch’io infatti ho comprato d’istinto questo libro e devo ancora leggerlo..
    Ti farò sapere.. Ciao!

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