Aspettando i…Pungola Awards

Fermi tutti! Leggete qui e cominciate a pensare, fate funzionare quei cervelli ammuffiti ed inattivi!
Allora, sto organizzando i Pungola Awards, una premiazione che abbraccerà cinema, musica, televisione, libri, ecc. Ripercorrendo l’anno 2006, a mio insindacabile giudizio (scusate ma sono la creatrice di questo blog) verranno scelti i vincitori di ogni categoria che oltre ad essere citati all’interno di questo blog (che scusate, è già tanto), riceveranno un fantastico premio virtuale che nei prossimi giorni vi verrà svelato.
Ho bisogno però del vostro aiuto: avendo al posto della memoria uno scolapasta a buchi larghi, dimentico praticamente tutto, perciò ben accetti saranno i vostri consigli, segnalazioni, commenti, proposte sempre attinenti all’anno 2006. Avete un bel mese abbondante per scatenarvi, le premiazioni infatti avverranno a fine dicembre. Se non riceverò alcun suggerimento, non preoccupatevi, (e qui parlo a quel pubblico inesistente che vorrebbe leggermi, ma non mi legge, ma so che in futuro mi leggerà), la classifica verrà stilata comunque e i premi saranno assegnati.
Detto questo, passo ad elencarvi le categorie:
Cinema
– Miglior Film Italiano
– Miglior Film Straniero
– Speciale: Film Rivelazione (nostrano o estero)
Musica
– Miglior Cd Italiano
– Miglior Cd Straniero
– Speciale: Gruppo/Cantante Rivelazione (nostrano o estero)
Televisione
– Programma dell’anno
– Flop televisivo dell’anno
Libri
– Migliore lettura italiana
– Migliore lettura straniera
– Speciale: Scrittore/Scrittrice Rivelazione
Blog
– Blog dell’anno (il mio ovviamente)
Il fatto
– Fatto dell’anno (ricordato per la sua straordinarietà)

Ulteriori categorie verranno aggiunte, se proposte dai lettori o pensate dalla sottoscritta.
Conto su di voi

Via la maschera!

Se siete blogger conoscerete bene questo nome: Pulsatilla. Se siete solo lettori vi sarete certamente imbattuti nel suo libro “La ballata delle prugne secche”. Questo libro è ovunque: in autogrill, in ogni libreria possibile e immaginabile, dalla più piccola alla più grande. Nutro un’invidia profonda per Pulsatilla e per il suo libro che ho pure letto, all’insegna del puro sadismo.
Non capisco le dinamiche per cui un libro del genere (non ti offendere Pulsatilla è un libro piacevole) sia così largamente diffuso sul territorio nazionale. Seppur la scrittrice sia famosa per il suo blog com’è possibile che sia riuscita a farsi pubblicare un libro da un editore (che al giorno d’oggi è un miracolo) e ad esser così capillarmente diffuso? Non è mio compito indagare su questi misteri, ma la mia missione e farvi notare una cosina.
Mentre curiosavo tra gli scaffali della Fnac, ho scovato un depliant delle novità letterarie. Sfogliando le pagine chi ti trovo? Pulsatilla naturalmente! A colpo d’occhio mi accorgo che la copertina del libro riportata sul depliant è diversa dalla copertina originale del libro.
Perché? A guardarla bene, la copertina pubblicata è molto più accattivante e carina… il tuo vero volto non è quello del libro… cos’è Pulsatilla, un cambiamento d’immagine per incrementare le vendite?

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Buono a sapersi

Nella sezione “soluzioni – salute e psiche” della rivista Donna Moderna si leggono notizie interessanti. Scorrendo l’articolo scopri settimanalmente di essere affetta da qualche particolare disturbo. Per capire se il tuo malessere rientra o meno nella norma, t’invitano a fare il mini test e se rispondi sì a più di quattro domande è ora di andarti a curare. Già la vita è complicata di suo…ci si mette pure Donna Moderna a riversarti addosso una valanga di dubbi sulla tua salute mentale!
Io ho scoperto di soffrire di vergogna patologica, di essere paranoica e come se non bastasse depressa. Per fortuna leggo Donna Moderna solo quando capita…

Certe cose ti cambiano la giornata

Spulciando gli annunci per single (sapete sono un’appassionata) ho trovato questo e ho riso per una mezz’oretta circa.

“Effervescente e giocherellona sempre nella giusta dose i miei 38 anni sprizzano vitalità. Sono positiva e solare, ti cerco capace di innamorarti e far diventare speciale anche un semplice panino.”

Ragazzi, abbiamo oltrepassato tutti i limiti…

Beccata!

Ebbene si, lo confesso. Sono colpevole. Assolutamente colpevole. Non ho scuse, ma non resisto. Non ce la faccio, è più forte di me. Siamo al limite della perversione, già mania. Non c’è cura, non c’è medicina che guarisca da questo male che mi affligge. Sono posseduta. Le voglio, le voglio! Le sogno di notte, le vedo di giorno, ne ho, ma ne vorrei ancora, ancora e ancora.
Sul comodino, loro. Nella borsa, loro. Sul tavolo, loro. Sono tante, tantissime, ne producono a migliaia! Non mi controllo più! Le voglio tutte! Ho deciso compro la fabbrica, per averle sempre vicino, per vederle nascere, per accarezzarle una a una. E quelle difettose? Le mie preferite. Nella loro perfezione, imperfette. Non vi butterò via, non abbiate paura. Vi custodirò gelosamente.
D’altronde che ci posso fare? Mi sono innamorata di voi. Così carine, piccole, appuntite, con la sigla stampata sul fondo, siete irresistibili. Per questo quando le trovo tra i vari reparti ne acchiappo una manciata e le metto in tasca. E se mi pungo infilando la mano? Ahhh…dolce dolore.
E’ una malattia, ma lo confesso. Qui, a voi, a tutto il mondo! Sono una ladra…una ladra di matitine Ikea!!!

Desideri

Da anni ho un desiderio. Ogni volta che vado a una sagra, che c’è una festa, vicino ai locali notturni quali discoteche, pub, c’è sempre uno di quei venditori ambulanti (che io chiamo “patataro”, un ragazzo che conosco lo ha soprannominato “il merda”), che vende panini, patatine fritte, ecc. In giro se ne vedono di tutti i tipi: piccoli, grandi, con o senza tavolini, illuminati tipo Las Vegas, con la veranda in plastica, colorati. Denominatore comune: affollatissimi. C’è sempre gente, a tutte le ore, che trangugia beatamente panini talmente imbottiti che al solo pensiero mi fanno venire mal di pancia. Conscia del fatto che assaggiandone anche un solo boccone andrei incontro a morte certa, desidero ardentemente mangiare uno di quei letali panini.
Gli ingredienti da me scelti sono: peperoni, cipolla, crauti, wurstel o salsiccia, maionese, senape, ketchup. Quando torno dai miei folleggianti sabato sera (ma dove?!), ci penso sempre.

Professione: Stracciamaroni

Scrivere a…TESA

Sapevo che andava a finire così. O sono io l’incapace (cosa possibilissima), o è tutta colpa della Tesa. Dunque, ho acquistato dei gancetti marca “tesa powerstrips” che a quanto diceva la pubblicità erano rimovibili senza lasciare tracce. Li ho appiccicati alla parete di una scaffalatura che ho in camera e devo dire che hanno tenuto. Ho deciso poi di sostituirli con degli altri più grandi e qui sorge il problema. Ho seguito le istruzioni per non rovinare la superficie, ma con il gancetto si è pure strappato parte del rivestimento della scaffalatura. Risultato: una vera schifezza!
Ma è possibile?

Tra due fuochi

Caro mondo della cultura (copyright lassativu) lunedì sono andata a vedere la mostra di Brescia
“Turner (mi raccomando si pronuncia Tarner non fate la figura degli ignoranti) e gli impressionisti + Mondrian”. Il costo del biglietto è un po’ proibitivo, ma suvvia, vi farà altro che bene!
Essendo un lunedì pomeriggio non c’era molta gente, perlopiù scolaresche e pensionati, perciò non ho dovuto fare file. Ero lì che mi gustavo i quadri in santa pace quando purtroppo arrivano le guide con relativi gruppi. In un attimo sono stata accerchiata da decine di persone con addosso cuffiette che avevo scambiato per protesi dentarie. Ansia. Ho iniziato a studiare un percorso ad hoc per evitare l’assalto. Ma quando tutto sembrava tranquillo arriva un altro gruppo… nooo! Non potevo procedere perché correvo il rischio di scontrarmi con il primo gruppo, non potevo retrocedere perché il secondo gruppo avanzava minaccioso. Che fare?
Alla fine, zigzagando qua e là sono riuscita a vedere tutti i quadri ed a evitare le terribili guide.
E’ una bella esposizione e ci sono tanti quadri che sui libri non si vedono mai, quindi ve la consiglio. Certo non ho incontrato Sgarbi come alla scorsa mostra…ma va bene lo stesso.

Hai scoperto l’acqua calda

Succede sempre così. Pensi di aver inventato qualcosa di nuovo e invece scopri che già qualcuno prima di te, ha avuto quella brillante idea che a te pareva rivoluzionaria. Mi è successo ripetutamente, ma stavolta ci son rimasta male.

Lassativu: “…il resto sono sottigliezze”.
Io: “Ah si, il resto sono SOTTILETTE!”.

Naturalmente sono partita a ridere come una scema pensando di aver fatto la battutona del secolo.

Io: “Ah, ah…oh mi è venuta così, forte vero?”.
Lassativu: “ E’ anni che sento questa battuta…”.
Io: “…” SIGH!


L’inizio di una nuova era

Strano ma vero, per la prima volta in vita mia, sto facendo una raccolta punti. L’oggetto dei desideri è il porta pane in legno del Mulino Bianco. Mi sono lanciata a capofitto in questa avventura e badate bene, non mollo. Mai in casa mia è stata fatta una raccolta punti. In giovine età la mia amichetta collezionava tutti i premi del Mulino Bianco: casette, giochi e chi più ne ha più ne metta.
Io non avevo niente di tutto questo e nemmeno crescendo, con l’avvento delle tessere del supermercato. Nel giro di un anno lassativu ha accumulato talmente tanti punti con la tessera del Famila, da accaparrarsi un i-pod 30 GB ed un navigatore satellitare…cose da infarto per me che manco ho la tessera. Dopo anni di umiliazioni dunque, mi sono imposta di portare a termine una raccolta punti. Ho tempo fino a marzo e conto di farcela. E poi devo ammetterlo: é una tale soddisfazione attaccare quel punticino…mi fa sentire importante.