Il vicino che non vorresti avere vicino

Inauguro ufficialmente la rubrica: il vicino che non vorresti avere vicino.

Iniziamo col dire che io non conosco i miei vicini di casa.
Ebbene sì, non ci salutiamo neppure, pur vivendo nello stesso quartiere da anni. Vi confesso che questa situazione ha i suoi lati positivi: non si deve far finta di apparire degli amabili vicini che si scambiano sale, farina e zucchero.
Non c’è bisogno di risultare simpatici.
Si può evitare quella sgradevole situazione imbarazzante, quando ci s’incontra e non si sa di cosa parlare.

Il vicino A pota la siepe. Il vicino B annaffia le begonie. Inevitabilmente s’incontrano a ridosso della recinzione.

Buongiorno.
Buongiorno.
Bella giornata eh?
Eh sì…
Arrivederci.
Arrivederci.

Come vedete, conversazioni di cui si può benissimo fare a meno.
Il fatto che non chiacchiero con i miei vicini di casa, non può privarmi, comunque, del piacere di osservarli nelle loro faccende quotidiane e spiattellarle a voi tutti.

I pensionati che odiano gli animali (soprattutto il mio gatto).

I signori campano di pensione. Sono i maniaci del giardino per eccellenza. Tagliano l’erba, con un mezzo rumorosissimo, solitamente il sabato mattina presto e protraggono questa attività fino a mezzogiorno, interrompendo il mio sonno ristoratore. Un giorno li ho visti aggirarsi per il prato armati di righello e forbicina.
La signora è solita addobbare la casa per ogni festività. Svolge questa attività con largo anticipo sul calendario, tipo l’albero di natale che ha iniziato a preparare a ottobre. Oltretutto è capitato, una notte di dicembre, che un boeing 747 atterrasse proprio accanto a casa sua, pensando che quella distesa infinita di lucine segnalasse la pista. Si seppe in seguito che il radar si era sbagliato.
Nelle soleggiate giornate d’estate la signora ama prendere il sole su di un lettino, ben visibile da ogni punto della Terra. La cicciona, pardon, signora appare su quel lettino come una balena arenata sulla spiaggia di Malibu. Perfino i muratori che le passano accanto, storcono la bocca e quella è gente di bocca buona. Lei se ne infischia sfoggiando un costumino giallo oro.
Ha preso di mira il mio povero, minuscolo gatto, Silvestro. L’animale si è macchiato di un terribile crimine: le ha scompigliato tutti i cuscini della panchetta sotto il portico. Che le portasse pure via i cuoricini di S.Valentino, le ochette di Pasqua, le zucche di Halloween, la bandiera americana del 4 luglio, i festoni di Capodanno! Lo sto addestrando per questo.

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2 commenti

  1. ascensions86

     /  28 marzo 2007

    Per fortuna abito in una zona industriale, a quanto pare non mi perdo granché…

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  2. hermansji

     /  28 marzo 2007

    Ciao se qualcuno volesse aderire all’iniziativa di aiuto per comperare una tenda più grande per questo senza tetto metto il link di riferimento :
    http://acmedelpensiero.blogspot.com/2007/03/pro-santo-nuova-iniziativa-verso-un.html

    .:. hermans ji

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